Data la sua natura lipidica, l'olio extravergine di oliva nel tempo subisce reazioni di ossidazione che possono essere accelerate da vari fattori quali un'elevata temperatura o la presenza di metalli pro-ossidanti.
Per rallentare questi processi è necessario conservare l'olio adottando alcuni accorgimenti: tenere la bottiglia al riparo dalla luce e da fonti di calore; una volta aperta, richiuderla subito dopo il suo utilizzo al fine di evitare un'eccessiva esposizione all'aria; l'olio deve essere consumato entro pochi mesi dall'apertura della bottiglia; evitare travasi dalla confezione originale ad altri recipienti, come le oliere, in quanto l'olio assorbe molta aria e quindi, ossidandosi, perde facilmente profumo e gusto; evitare continui rabbocchi di oliere: l'olio vecchio residuo, lungamente esposto all'aria e perciò ossidato, se non addirittura rancido, rovinerà in breve tempo anche la nuova parte aggiunta.
Ricco è il patrimonio varietale, dove prevalgono le coltivazioni più tipiche della Toscana (Frantoio, Correggiolo, Moraiolo, Leccino, Pendolino) frammiste ad altre di minore entità produttiva.
Grazie a questa ricchezza di varietà vengono prodotti oli che offrono una straordinaria gamma di gusti e profumi.
Poche aree geografiche al mondo possono vantare un patrimonio paesaggistico ed ambientale come la provincia di Siena.
Castelmuzio si trova nel tipico territorio delle Crete Senesi; a pochi chilometri da Pienza e Asciano; il posto ideale per la coltivazione delle olive e la perfetta maturazione.